Finalmente: Santiago

Sono arrivato, davanti alla cattedrale mi sento muto e piccino.

Tutti i perché che mi hanno inseguito per tutto il cammino sono spariti, il cuore si rallegra commuovendosi discreto e io perciò lascio danzare lacrime di gioia.

Si è vero non è stato un gran cammino, degli 800 chilometri quasi 400 li ho fatti in taxi, ma non per scelta bensì per esigenze imprevedibili per me.

In altre parole non ho truccato il mio cammino, l’ho camminato per quanto potuto e come ho potuto e lui qualcosa mi ha restituito.

Cose forse non proprio romantiche, però reali.

Come il fatto che certe cose ormai le posso fare con un pò d’aiuto e non più da solo, forse non è stata un’esaltante avventura ma certo è stata una esperienza matura.

Il cammino mi ha parlato come lui sa fare, con pudore e discrezione, sta poi a noi volere ascoltare.

Per questo quando sono entrato nella plaza de Odobrio, ho pianto muto e piccino, perché il cuore si rallegrava di ciò che la mente non può accettare.

Il mio cammino è quindi terminato, però qualche altra chiacchierata continuerò a farla.

Mi si consenta a sto punto ringraziare con stima la Ottobock, senza di lei non avrei fatto il cammino.

E la carrozzina che mi han dato non ha mai fatto una grinza.

E poi ringrazio tutti voi che bene o male ….che mi avete seguito.

Non so se son riuscito a restituirvi qualcosa di simpatico e utile. Però ce l’ho messa tutta per farmi sentire con voi. Grazie davvero…e… Buen camino por la vida….

Ah dimenticavo :
Tappa Pedruzo Santiago de Compostela
12-08-2021
19 chilometri piani e freddi. Buona parte del cammino l’ho potuto fare sul vero sentiero in quanto asfaltato insieme a tutti i pellegrini. Roba da farmi sobbalzare il cuore.